“Nel mondo vi è troppo liquame e manca la superficie per spargerlo”, spiega David Din, fondatore e CEO dell’impresa Bluetector. Nel 2012, al fine di utilizzare in modo efficiente questo esubero di liquame e per continuare a promuovere la sostenibilità nell’agricoltura, Bluetector ha sviluppato la cosiddetta Bluebox Ultra. In essa, il liquame o i residui della digestione vengono trasformati in acqua pulita che può essere utilizzata per l’irrigazione o per la pulizia. Elementi chimici come l’ammonio, l’azoto e i nitrati durante il processo di elaborazione vengono totalmente eliminati. “BlueBox Ultra funziona fondamentalmente in maniera analoga a impianti di depurazione comunali, all’eccezione secondo cui il nostro prodotto è stato sviluppato in maniera speciale per acque reflue altamente concentrate, non diluite”, afferma David Din.
L’idea di produrre acqua da liquame e resti della digestione, secondo David Din è nata per caso. Già in passato l’impresa ha sviluppato un processo per depurare l’acqua dei servizi igienici in modo conveniente e semplice. “Una volta realizzato ciò, ci siamo resi conto che queste acque reflue sono identiche al liquame.” Tuttavia, vi è una differenza in merito al potenziale di mercato: “Il mercato per la trasformazione di liquame è più ampio.” Secondo David Din, in questo settore vi è un potenziale di sbocco mondiale di quasi 4 milioni di BlueBoxe, mentre invece per i servizi igienici, il potenziale massimo corrisponde a non più di 250 impianti.
Progetti in Germania, America del Nord e Cina
Per la vendita di BlueBox, Bluetector punta totalmente sul business all’estero. La Svizzera, rispetto ad altri Paesi non ha un vero e proprio problema con il liquame. “Qui nessun imprenditore agricolo si è ancora rivolto a noi con la richiesta di una BlueBox. Ecco perché all’inizio abbiamo ignorato questo mercato.”
Il mercato target di Bluetector attualmente è prevalentemente sviluppato in Germania. “Qui vi sono circa 45’000 aziende agricole a cui può interessare il nostro prodotto”, sostiene David Din. Si tratta di un incentivo per gli agricoltori non solo sotto il profilo ecologico, bensì anche secondo la componente del prezzo. “Attualmente, il liquame in Germania viene trasportato con camion per oltre centinaia di km. Anche gli agricoltori con una quantità media di liquame, pagano, ogni anno, centinaia di migliaia di euro per questi trasporti.” Con BlueBox, Bluetector vuole eliminare questi trasporti ad alto dispendio e non rispettosi dell’ambiente, non solo in Germania, bensì anche in nuovi mercati come in America del Nord e in Cina. L’azienda svizzera vuole essere presente in questi mercati, offrendo BlueBox in loco.
Presenza a Swiss Energy e Climate Summit
Una sfida per Bluetector è costituta dal finanziamento del business di esportazione. “Con un nuovo prodotto non troviamo praticamente possibilità di finanziamento in nessun luogo”. Per far conoscere tale prodotto e per incontrare possibili investitori, Bluetector ha partecipato, insieme a Switzerland Global Enterprise, a Swiss Energy e Climate Summit a Berna. Tali sforzi, nonché lo sviluppo e l’elaborazione di BlueBox nel frattempo si ripagano: l’azienda svizzera che si impegna per la sostenibilità ha recentemente ottenuto una tranche di finanziamenti pari a 1,1 milioni di euro.
