Export Knowhow

Vendite in Europa: l’IVA all’importazione è dovuta. Esistono però diversi modi per gestirla

Competenza in materia di IVA transfrontaliera

Quando si vende dalla Svizzera a gruppi di consumatori o ad aziende di un Paese UE, bisogna tener conto dell’IVA all’importazione. Di solito, il Paese di destinazione richiederà il pagamento dell’IVA, generalmente all’aliquota standard, prima che la merce possa essere consegnata al cliente.

esportazione IVA

Per le aziende molto piccole o le start-up, è più semplice far pagare l’IVA direttamente al cliente. Ad esempio, se vendete un prodotto a EUR 50 a un consumatore in Germania, all’arrivo della merce Deutsche Post gli fatturerà l’IVA al 19%, generalmente assieme ad alcune altre spese, prima di consegnargliela.

Non perdete di vista l’esperienza del cliente

Ovviamente, questa non è un’esperienza ottimale per il destinatario, che non si aspetta di dover effettuare ulteriori pagamenti. Inoltre questo potrebbe causare ritardi. Di conseguenza, nella maggior parte dei casi, le aziende che esportano, e in particolare quelle che si occupano di e-commerce, applicano il sistema Delivered Duty Paid (ossia l’Incoterms DDP).

DDP versus DAP: chiarimento dei termini

Con la regola DDP, l’IVA è aggiunta al prezzo di vendita: il prodotto da EUR 50 nel nostro esempio, spedito dalla Svizzera in Germania, sarà quindi venduto a EUR 59,50, e l’IVA all’importazione sarà pagata al Paese di destinazione durante il processo di spedizione della merce. Una volta che l’IVA sarà stata versata, la merce potrà essere consegnata al cliente senza costi aggiuntivi o altri inconvenienti.

Il pagamento dell’IVA alle autorità del Paese di destinazione può essere gestito direttamente dal commerciante ma, in molti casi, è più semplice collaborare con un’azienda di logistica che possa occuparsene e che poi fattura mensilmente i relativi importi.

Registrazione IVA – quali aspetti considerare?

Si pone anche la questione della registrazione dell’IVA: poiché la Svizzera non è un Paese membro dell’UE,­ una registrazione IVA in Svizzera non è sufficiente. Di conseguenza l’azienda esportatrice dovrà registrarsi ai fini dell’IVA in un Paese membro dell’UE. Alcuni fornitori di servizi logistici che effettuato invii DDP sanno indicare alle aziende esportatrici in quali Paesi registrarsi: se utilizzano ad esempio Swiss Post, esse dovranno registrarsi in Germania. A registrazione avvenuta in uno dei Paesi membri dell’UE, generalmente non è necessario registrarsi in altri Paesi UE, anche se si hanno clienti in tali nazioni.

Deposito

Per le aziende che vendono volumi maggiori sono disponibili altre opzioni. Esse possono prendere in considerazione la possibilità di trasferire le scorte in un Paese membro dell’UE confinante con la Svizzera, pagando l’IVA all’importazione in quel momento e incaricando poi un partner sia della gestione dello stock in tale Paese sia delle spedizioni verso clienti nell’UE. Questo metodo, noto come “merce in conto deposito”, è descritto in modo più approfondito in questo documento disponibile sul nostro sito. Come per il Delivered Duty Paid, l’utilizzo dell’opzione “merce in conto deposito” richiede una registrazione IVA nell’UE; in questo caso essa deve avvenire nel Paese in cui è immagazzinata la merce.

Un’altra opzione per la vendita di grandi volumi di beni fisici è il “call-off stock”: i prodotti sono conservati in un magazzino doganale all’interno dell’UE e l’IVA è pagata esclusivamente quando la merce è inviata dal magazzino al cliente.

Infine, a questo punto, vale la pena di notare che, al momento, alcuni beni di valore molto basso, al di sotto di EUR 22 e spediti in pacchi di piccole dimensioni, sono attualmente esenti dall’IVA all’importazione nell’UE, ma tale esenzione cesserà dal 1° gennaio 2021. Sebbene sia ancora possibile che l’implementazione delle nuove regole venga posticipata, esse avranno un impatto significativo per chi vende all’interno dell’UE e sono discusse nel dettaglio qui.


PUNTI PRINCIPALI

  • Le esportazioni verso un Paese membro dell’UE sono soggette all’IVA all’importazione all’aliquota in vigore della nazione in questione.
  • Nella maggior parte dei casi, l’IVA deve essere addebitata al momento della vendita e l’azienda esportatrice deve essere registrata ai fini dell’IVA nell’UE.
  • Le riforme UE che entreranno in vigore nel gennaio 2021 cambieranno alcune norme relative all’IVA.

Informazioni sull’autore

Alan Rhode è il co-fondatore di TaxMen (www.taxmen.eu), uno sportello unico di consulenza fiscale e giuridica per venditori tramite e-commerce in Europa, che offre consulenza e soluzioni relative a norme doganali, ambientali e IVA a tariffa forfettaria. Fornisce inoltre consulenza a Ecommerce Europe su questioni relative alla tassazione UE, ed è co-fondatore del fornitore e-commerce di vini “Libiamo”.

Accedere a nuovi mercati grazie all’e-commerce

Switzerland Global Enterprise (S-GE) supporta le PMI svizzere nelle loro attività internazionali. Fornisce alle PMI svizzere informazioni, servizi e contatti per il loro intero processo di internazionalizzazione, insieme a una rete unica di partner nazionali e globali. In caso di domande relative all’e-commerce, Michèle Bernasconi, export specialist, sarà lieta di assistervi.

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