La dichiarazione dʼintenti prevede uno scambio regolare dʼinformazioni per le due organizzazioni, nonché il rispettivo supporto nellʼimplementazione di fori economici, eventi commerciali e incontri dʼaffari in entrambi i Paesi. “In futuro, vogliamo permettere alle PMI svizzere esportatrici di accedere in modo più semplice alle informazioni relative al mercato tunisino”, spiega Suhail el Obeid, consulente senior presso S-GE che ospita lʼevento. Stringere contatti con i partner tunisini dovrebbe essere più semplice, grazie alla dichiarazione.
Settore emergente ICT
Per le PMI svizzere la dichiarazione dʼintenti giunge in un momento interessante. Con lʼobiettivo di creare unʼeconomia con maggiore valore aggiunto, la Tunisia sta attualmente introducendo riforme strutturali di base. Il mar Mediterraneo costituisce un punto chiave per lo sviluppo del settore ICT. Tra il 2010 e il 2014 è cresciuto in media del 9,8% allʼanno. Oltre il 7% del prodotto interno lordo dipende dal settore ICT. Il governo tunisino prevede di creare entro il 2020 nuovi posti di lavoro. Numerose imprese tunisine ICT desiderano internazionalizzarsi, per quanto riguarda lʼaccesso a mercati terzi dipendono però da partner internazionali. Si possono aprire qui interessanti opportunità di cooperazione per le PMI svizzere.
Manodopera qualificata, vantaggi in termini di costi, geografia
Secondo le stime, circa 92 imprese svizzere sono attive in Tunisia. Il Paese presenta una serie di vantaggi della piazza tra cui si annoverano la cifra elevata di manodopera qualificata, la grande concorrenza in materia di prezzo, nonché la vicinanza geografica allʼEuropa. Un ulteriore punto a favore per la Tunisia è lʼelevato grado di industrializzazione nel confronto regionale. Questo rende il Paese una piazza di produzione interessante per le imprese industriali esportatrici.