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Mark Untersander: “La Svizzera evoca emozioni positive in Cile”

Il Cile è diventato un mercato target interessante per soluzioni cleantech svizzere. Ma come funziona questo mercato e dove si colloca il potenziale per le aziende svizzere? Un’intervista a Mark Untersander, Head of Trade Point Cile.

Mark Untersander Head of Trade Point Chile
Mark Untersander Head of Trade Point Chile

Mark Untersander, cleantech è un altro termine che evoca emozioni positive. In quali settori esistono concrete opportunità commerciali per le aziende svizzere?
In realtà, il termine “cleantech” corrisponde a una serie di applicazioni. Tali tecnologie, procedure di produzione e servizi che contribuiscono alla protezione e alla conservazione delle nostre risorse, sono richieste in tutti i settori economici. Il Cile, con i suoi circa 18 milioni di abitanti è un piccolo Paese e dal punto di vista globale non vanta la reputazione di importante piazza di produzione. In Svizzera, ci si imbatte perciò molto raramente in servizi cileni o prodotti industriali. La situazione cambia, invece, per quanto riguarda il settore primario: il Paese è per tradizione una grande potenza nell’industria mineraria dove vengono tradotti e investiti miliardi. Sono richieste innovazioni nei settori dell’acqua, energia, rifiuti o anche la protezione da catastrofi naturali. Anche nell’agricoltura e silvicoltura, nonché nella pesca, il Cile è un attore di grande importanza. È possibile trovare prodotti d’esportazione cileni quali avocado, mele o vino nei supermercati svizzeri.

Oltre a ciò, in Cile ha preso piede anche il business legato al rame e al litio. Il 27% del rame nel mondo e il 40% del litio sono prodotti nel Paese. In questo mercato vi è ancora posto per aziende svizzere?
Materie prime con origine cilena sono particolarmente presenti nella nostra moderna quotidianità. Così, ad esempio, troviamo il rame o il litio nei telefoni cellulari, nelle auto oppure nelle tecnologie costruttive. La necessità cresce e il Cile, in qualità di leader del mercato, mira a sviluppare ulteriormente la sua posizione. In tal senso, la sostenibilità gioca un ruolo sempre più importante. Da un lato, le auto elettriche, ad esempio, considerate tecnologie cleantech, contengono molto rame e litio, dall’altro l’industria mineraria viene considerata responsabile dell’inquinamento ambientale. Il governo cileno, si è posto l’obiettivo di produrre queste materie prime per le tecnologie future in modo più ecosostenibile, al fine di diminuire i danni ambientali e di crearsi al livello globale un vantaggio competitivo. Gli operatori minerari cileni vogliono investire nei prossimi otto anni oltre 60 miliardi di CHF nelle loro miniere di rame. Di questi, una parte importante viene investita anche in soluzioni per aumentare la sostenibilità dove le migliori innovazioni cleantech trovano applicazione nel mondo. Le nostre aziende possono beneficiare di questo mercato in crescita e della buona reputazione della Svizzera in qualità di Paese pulito e innovativo con prodotti di alta qualità.

Il Cile è un Paese molto aperto, il che gli permette essere particolarmente interessante agli occhi di partner esteri.  

In che modo gli esportatori svizzeri possono partecipare a questi progetti e gestire l’accesso al mercato?
Tante strade portano allo Stato andino. Le oltre 200 aziende svizzere che hanno preso piede qui hanno gestito l’accesso in modo molto differente. A livello internazionale, il Cile è il Paese con il numero maggiore di accordi di libero scambio ed è considerato un mercato molto aperto. Fa parte dell’OCSE è particolarmente stabile a livello politico e per essendo un Paese sudamericano è considerato addirittura “svizzero”. Ciononostante va osservato che si tratta di una nazione molto lontana con regole proprie. Switzerland Global Enterprise e il Trade Point Cile offrono un’ampia gamma di aiuti, servizi al sostegno degli esportatori svizzeri che muovono i loro passi verso l’internazionalizzazione. Inoltre, collabora con gruppi specializzati in Svizzera o con camere di commercio bi-nazionali in loco, dove viene promosso lo scambio tra le aziende.

Quali disposizioni normative devono conoscere le aziende svizzere in Cile?
Come già menzionato, il Cile è un Paese molto aperto che desidera essere il più interessante possibile agli occhi dei partner esteri. Anche se si possono presentare ostacoli normativi a livello specifico dei settori, essi passano nettamente in secondo piano rispetto alle sfide culturali e alle regole di mercato generali, come ad esempio il prezzo e la qualità.

Gli imprenditori sono ben disposti a pagare prezzi superiori per prodotti e servizi affidabili.

È in grado di descrivere le sfide culturali?
In Cile è estremamente importante disporre di buoni contatti al fine di accedere al meglio al mercato. Decisioni che per noi svizzeri non sono concepite a livello razionale, spesso hanno la loro causa nell’assenza di reti personali o raccomandazioni. Tramite la loro apertura e le forti interdipendenze commerciali dall’Asia, il Paese ha accesso a prodotti a prezzi molto vantaggiosi, aspetto che secondo la mentalità cilena orientata a breve termine può rappresentare un vantaggio per i produttori “dell’estremo Oriente”.

La qualità svizzera in Cile costituisce un argomento di vendita?
Sì, ne sono convinto! Riscontriamo ogni giorno che la Svizzera evoca qui sia nella società sia nel mondo del business emozioni particolarmente positive. Questo aiuta indubbiamene a stringere contatti, come menzionato qui sopra. Oltre a ciò, ad esempio, in una miniera di rame ogni giorno si generano fatturati milionari. I guasti causano enormi perdite finanziarie, ciò fa in modo che le aziende siano ben disposte a pagare prezzi più elevati per prodotti e servizi affidabili. Per accedere al mercato con successo, un’azienda deve quindi essere in grado di presentare tali vantaggi alle persone decisive. Infine, sono richieste resistenza, pazienza e un certo grado di tenacia.

In che modo il trade point Cile può sostenere le PMI svizzere nell’attività di esportazione in Cile?
Il trade point agisce come parte dell’ambasciata nell’interfaccia tra l’economia, la politica, la ricerca e le relazioni internazionali. Spesso, sono proprio questi legami, collegati alla vicinanza alla Svizzera che rappresentano importanti apriporta. Il nostro compito è quindi aiutare le aziende svizzere in Cile. A tale proposito vi è anche un’ampia gamma di servizi che spazia dalla risposta a questioni di base all’identificazione di esperti o di rappresentati fino al sostegno di grandi delegazioni. In tal senso ci impegniamo costantemente ponendoci nei panni delle aziende e accogliamo con successo ogni accesso di aziende svizzere nel mercato cileno.

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