Va ricordato che in precedenza potevano ottenere lo stato di PMI solo le aziende con un capitale iniziale almeno per il 51% russo. Ora questa opzione è aperta anche alle società con oltre il 49% del capitale iniziale di provenienza estera.
Allo stesso tempo continua a valere il cosiddetto “Criterio dell’indipendenza dalla provenienza del capitale”: le società russe perdono lo stato di PMI se il loro capitale sociale è partecipato per una quota complessiva superiore al 49 % da grandi aziende, indipendentemente dal Paese di provenienza. La società madre estera deve comunque essere classificata come PMI ai sensi del diritto russo.
Criteri per lo stato di PMI delle società affiliate
Per fare in modo che le società affiliate in Russia possano ottenere/conservare lo stato di PMI, le rispettive società madri devono dimostrare i seguenti criteri:
- Il numero dei collaboratori nell’anno precedente non deve essere stato superiore a 250.
- Il fatturato annuo non può essere maggiore di 2 miliardi di rubli.
Secondo la legislazione attuale, una società russa è considerata ufficialmente una PMI dal giorno in cui le relative informazioni vengono protocollate nel registro unificato delle piccole e medie imprese del fisco russo.
Necessarie l’iscrizione al registro e la valutazione
Le società russe con partecipazione estera superiore al 49% possono comunque essere iscritte in questo registro solo dopo una verifica dei resoconti contabili delle società madri. Questo tipo di valutazione viene effettuato da revisori dei conti russi iscritti al Registro dei revisori dei conti e delle società di revisione.
Ogni anno, tra il 1° e il 5 luglio, basandosi sui risultati delle loro valutazioni i revisori dei conti presentano al fisco russo le liste delle società i cui soci esteri rispondono come persone giuridiche ai criteri per le PMI.
In base a queste liste, il 10 agosto di ogni anno il fisco russo inserisce queste indicazioni nel registro unificato delle PMI.
Tutte le imprese classificate come PMI possono contare su determinate agevolazioni e facilitazioni, tra cui:
- regolamentazioni fiscali speciali;
- direttive contabili semplificate;
- registrazione fiscale semplificata;
- agevolazioni e quote nella partecipazione ai bandi per l’assegnazione di appalti pubblici ecc.
Inoltre, le PMI beneficiano di ulteriori misure di sostegno approvate nell’autunno del 2018 dall’Agenzia presidenziale per lo sviluppo strategico.
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