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Arabia Saudita: IVA triplicata e aumento dei dazi doganali

Il Regno dell’Arabia Saudita aumenta i dazi doganali e dal 1° luglio 2020 triplica l’aliquota IVA. In che modo sono interessati gli esportatori svizzeri e quale ruolo svolge l’accordo di libero scambio AELS-CCG?

Kingdom Tower, Saudi Arabia

Aumento dei dazi doganali in Arabia Saudita

Il Consiglio dei ministri d’Arabia Saudita ha deciso di aumentare i dazi doganali su 575 prodotti di base, in conformità con i tetti massimi che il Paese si è impegnato a rispettare nei confronti dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Secondo la nuova lista pubblicata, il tetto massimo raggiunge il 20% invece del 25%. Le più importanti merci svizzere toccate dall’aumento dei dazi sono i formaggi, le polveri cosmetiche, i prodotti chimici e i macchinari.

QUI TROVATE UNA PANORAMICA DEI DAZI PER TIPOLOGIA DI PRODOTTO

Nuovo aumento dei dazi doganali per i prodotti siderurgici

Le dogane saudite hanno annunciato la loro decisione di aumentare i dazi doganali su vari prodotti siderurgici rispetto alle “tariffe vincolate” massime consentite dall’Organizzazione mondiale del commercio. Nella fattispecie, il dazio doganale sulle billette aumenterà dal 5% al 10%, quello sui prodotti piatti laminati a caldo aumenterà dal 5% al 10-15% a seconda del prodotto e quello sui prodotti piatti rivestiti dal 5% al 12-15% a seconda del prodotto. Il dazio sulla vergella aumenterà dal 10% al 20% e quella sul tondo per cemento armato dal 10% al 15%.

Tasso IVA triplicato

Per mitigare gli impatti finanziari ed economici del COVID-19 sul bilancio del governo nel medio e lungo termine, l’Arabia Saudita ha introdotto un pacchetto di misure, la cui principale è l’aumento dell’aliquota nominale dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) dal 5% al 15% a partire dal 1° luglio 2020.

L’Arabia Saudita ha introdotto il regime dell’IVA nell’ambito dell’Accordo comune sull’IVA (“Quadro IVA”) siglato tra gli Stati del Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG) con un’aliquota IVA del 5% da applicarsi in tutti gli Stati membri. Ad oggi, non tutti gli Stati del CCG hanno attuato tale Quadro. L’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti hanno introdotto l’IVA con un’aliquota standard del 5% con effetto dal 1° gennaio 2018 e lo stesso ha fatto il Bahrein un anno dopo. Oman, Qatar e Kuwait devono ancora implementare l’IVA. Ci si chiede ora se questi Stati la implementeranno al 5% come originariamente concordato o se, a seguito delle recenti azioni dell’Arabia Saudita, cercheranno di implementarla ad un’aliquota più elevata.

Implicazioni per le aziende 

Le linee guide recentemente pubblicate dall’Autorità generale per la Zakat e le tasse (General Authority for Zakat and Tax, GAZT) in arabo forniscono esempi di come le norme transitorie si applicheranno alla modifica dell’aliquota IVA nel Regno. L’Arabia Saudita manterrà lo stesso sistema IVA (forniture ad aliquota zero, beni e servizi esenti da IVA e imponibili) senza attuare una “aliquota IVA più bassa” accanto all’aliquota IVA standard più elevata.

Dal 1° luglio, le aziende saranno sottoposte a notevoli pressioni per valutare l’impatto di questa variazione di tasso sulle loro attività e garantire la capacità di rispettare le norme, senza incorrere in errori e sanzioni per le loro attività commerciali. Analogamente a quando l’IVA è stata introdotta per la prima volta nel Regno, le aziende dovranno garantire la creazione di un codice fiscale con aliquota IVA standard del 15% all’interno del loro sistema di pianificazione delle risorse aziendali (ERP) sia per le vendite sia per gli acquisti, procedure e controlli appropriati per quanto riguarda i tempi di utilizzo nonché una mappatura appropriata sul loro libro mastro generale. La GAZT ha informato che le aziende impegnate nel settore pubblico continueranno ad applicare l’IVA al 5% per i contratti stipulati prima dell’11 maggio 2020 fino alla fine di giugno 2021. Per aziende quali gli enti assicurativi fa stato quanto segue: sulle fatture emesse prima dell’11 maggio per servizi forniti dopo il 1° luglio 2020 dovrà essere applicata l’aliquota del 5%. Ulteriori dettagli tecnici sono riassunti da Deloitte.

Sono interessati anche i prodotti d’origine preferenziale ai sensi dell’ALS AELS-CCG? 

In base all’elenco pubblicato, anche i dazi doganali su alcuni prodotti inclusi nell’ALS AELS-CCG saranno aumentati (ad es. macchine, tessili). Ai prodotti svizzeri che rispettano le regole dell’accordo di libero scambio saranno concessi i “dazi preferenziali” secondo l’accordo AELS-CCG. Rispetto ai prodotti provenienti da Stati extra-AELS, i prodotti svizzeri potrebbero risultare essere molto competitivi.

Non siamo ancora sicuri che gli esportatori di prodotti agricoli trasformati possano beneficiare dei dazi preferenziali. Si consiglia comunque di allegare il certificato di circolazione EUR.1 correttamente compilato ai documenti di sdoganamento richiesti.

Si ricorda che l’attuazione dell’ALS da parte degli Stati del CCG era stata rinviata al 1° luglio 2015, ma che gli Stati del CCG avevano iniziato ad attuare (tecnicamente) l’ALS tra gli Stati del CCG e gli Stati dell’AELS il 1° luglio 2016. Le imprese svizzere avevano quindi iniziato a beneficiare del trattamento preferenziale concesso nel quadro dell’ALS solo dal 1° luglio 2016. A condizione che il certificato di circolazione EUR.1 fosse stato compilato correttamente, le imprese interessate avevano in seguito avuto la possibilità di richiedere il rimborso dei dazi doganali pagati nel periodo in eccesso ottenendo un rimborso per le esportazioni effettuate già partire dal 1° luglio 2015. I segretariati dell’AELS e del CCG stanno ancora discutendo la debita attuazione dello smantellamento dei dazi doganali per i prodotti elencati nella categoria (B) degli allegati III, V, VI dell’accordo e degli accordi agricoli bilaterali tra i singoli Stati AELS e gli Stati del CCG. L’eliminazione dei dazi è sarebbe dovuta avvenire cinque anni dopo l’entrata in vigore dell’ALS, avvenuta il 1° luglio 2014. Vi terremo informati.

Avete domande?

Avete altre domande sulle misure introdotte in Arabia Saudita? Il team ExportHelp di Switzerland Global Enterprise è il primo punto di contatto per le PMI svizzere e del Liechtenstein per tutte le domande amministrative legate all’export. Riceverete una risposta entro 24 ore; le ricerche che richiedono fino a un'ora sono gratuite.

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