Switzerland Global Enterprise rende possibili le attività commerciali tra Cile e Svizzera
Già da qualche anno, in Cile S-GE gestisce con il DFAE un ufficio estero presso l’ambasciata svizzera di Santiago. Grazie ad approfondite conoscenze dei mercati e un’eccezionale rete locale di partner, le esigenze delle PMI trovano da sempre piena soddisfazione. A fronte della crescente domanda di servizi e dell’elevato potenziale del Cile, il Trade Point si è ora trasformato in uno Swiss Business Hub. In questo modo, S-GE è in grado di offrire alle aziende svizzere le condizioni quadro ottimali e un supporto su misura per affrontare al meglio un mercato internazionale molto complesso. Allo stesso tempo, S-GE può così informare le aziende cilene sui vantaggi offerti dalla Svizzera.
Apertura e stabilità hanno portato alla creazione di oltre 30’000 nuovi posti di lavoro
Grazie alla sua apertura e al suo notevole sviluppo economico degli ultimi decenni, il Cile rappresenta un interessante mercato per le PMI svizzere. Rispetto ad altre realtà dell’America Latina, questo Paese membro dell’OCSE si distingue positivamente per la stabilità politica ed economica, ma anche per la certezza giuridica e un ambiente in generale favorevole alle attività commerciali. Le relazioni positive e ben consolidate tra Cile e Svizzera sono confermate dall’esistenza di un accordo di libero scambio e di convenzioni per evitare la doppia imposizione e per la protezione degli investimenti. Tutto ciò ha già attratto oltre 200 aziende svizzere innovative operanti in diversi settori, generando oltre 30’000 posti di lavoro.
Diventare il fornitore di energia del futuro grazie all’idrogeno a impatto zero
Nonostante la densità demografica del Paese, di 18 milioni di abitanti, non possa considerarsi elevata, negli ultimi 150 anni la particolare posizione geografica del Cile ha contribuito ad accrescere la sua importanza economica in maniera più che proporzionale, in particolare quale fornitore di risorse strategiche. Nella seconda metà del XIX secolo, infatti, il Paese deteneva il monopolio sul salnitro naturale, nel XX secolo divenne il primo produttore di rame in assoluto e nel XXI secolo, infine, si aggiunse l’estrazione del litio. Il clima mediterraneo nella parte centrale del Cile e le correnti fredde delle sue acque costituiscono da sempre la base per un’agricoltura e una pesca solide e orientate alle esportazioni.
Contribuire alla svolta energetica grazie alle giuste materie prime
Rame e litio vengono comunemente considerati materie prime che, con la svolta energetica e il boom dell’elettromobilità, potrebbero acquisire notevole importanza. A ciò si aggiunge il fatto che l’idrogeno «verde» è ritenuto un potenziale sostituto di petrolio e gas naturale quale fonte di energia futura. Tuttavia, per estrarre l’idrogeno in maniera ecosostenibile sono necessarie a loro volta energie rinnovabili, ad esempio quella eolica e solare. Dato che il Cile vanta le migliori condizioni al mondo per la produzione di queste forme di energia, gli esperti internazionali ritengono che questo Paese sudamericano possa divenire uno dei più importanti fornitori di energia al mondo.
Se il Cile intende raggiungere i primi posti in assoluto, da questo punto di vista le aziende svizzere possono offrire un importante contributo, grazie alla loro forza innovativa
L’obiettivo è chiaro: il Cile desidera potenziare in maniera solida la propria capacità di produrre energie rinnovabili, diventare uno dei cinque fornitori di idrogeno migliori al mondo ed elaborare così una fonte di reddito molto proficua. Allo stesso tempo, il Paese rinnoverà e renderà sostenibile il proprio sistema di estrazione dei metalli di importanza strategica. A questo proposito, sono necessarie tecnologie pulite, soluzioni digitali e automatizzazione, ma anche una moltitudine di servizi. Già in questo decennio, la mobilità all’interno delle miniere e quella dei trasporti pubblici si stanno convertendo all’uso di idrogeno e batterie. Si svilupperà pertanto un mercato interno per quelle tecnologie che sono destinate a diventare a medio termine il prodotto di esportazione principale.
Gli investimenti internazionali accelerano le tendenze
Accanto a una moderna infrastruttura energetica e all’impiego delle tecnologie più all’avanguardia nel settore delle attività minerarie, da alcuni anni vi è anche una tendenza all’insediamento da parte di aziende IT e data center. Un contributo all’accelerazione di questa tendenza proviene anche da grandi aziende energetiche internazionali, con investimenti in progetti legati all’energia solare nel nord del Paese e in parchi eolici in Patagonia, promuovendo così l’energia ecosostenibile. Per soddisfare i criteri che si addicono a un fornitore sostenibile, da alcuni anni il Paese sta ampliando la propria legislazione in materia di trasparenza e CSR, come pure gli obblighi di diligenza, la regolamentazione fiscale e finanziaria nonché le norme relative all’estrazione delle materie prime e in materia di protezione ambientale.
Gli elevati standard ambientali in Svizzera offrono un prezioso contributo allo sviluppo del Cile
Gli attori svizzeri venivano considerati già in passato i principali investitori in Cile e hanno contribuito a forgiare l’ottima reputazione che il Paese elvetico gode tra la popolazione. In qualità di Paese innovativo con elevati standard ambientali, con le sue aziende la Svizzera sarà in grado anche nei prossimi anni di offrire un prezioso contributo allo sviluppo del Cile. Il know-how svizzero sarà richiesto, da un lato, per rendere il Paese un fornitore strategico di energia, e non solo nella produzione sostenibile di idrogeno e materie prime, ma anche sotto numerosi aspetti che stanno a monte e a valle di tale fase – ad esempio quelli relativi a finanziamento, assicurazione, trasporto o controlli qualitativi – dall’altro, in questo Paese membro dell’OCSE si stanno verificando un ammodernamento e un potenziamento di settori come quello sanitario, dell’infrastruttura o dell’agricoltura.