Il Kuwait e il Qatar non perdonano più. Se un’impresa svizzera esporta merci da un Paese terzo (ad esempio attraverso siti di produzione interni alla impresa oppure da un fornitore in Italia) in uno degli Stati Arabi del Golfo, l’importazione è accettata solo se il certificato d’origine viene emesso nel Paese terzo da cui la merce viene inviata nel Medio Oriente.
Spesso in un caso simile, il certificato d’origine e la fattura non sono emessi nel Paese di produzione, bensì in Svizzera, ovvero nel Paese del rivenditore della merce. Ciò ha creato spesso problemi per l’importazione delle merci nel Golfo.
Fornitura di merci da un Paese terzo
Per le esportazioni (da un Paese terzo) verso il Kuwait, deve essere allegata una credenziale, che documenti che l’impresa svizzera dispone di un sito di produzione o di un fornitore nel Paese in cui è stato fabbricato il prodotto inviato in Kuwait. Questa credenziale in lingua araba deve essere presentata dall’importatore alle autorità doganali del Kuwait. Insieme a questa credenziale e ad un certificato d’origine del Paese terzo viene anche accettata una fattura commerciale di provenienza svizzera per la merce fornita dal tale Paese terzo.
Anche per quanto riguarda le esportazioni da un Paese terzo verso il Qatar bisogna presentare una credenziale (in arabo) e un certificato d’origine emesso nel Paese terzo. Tuttavia a differenza di quanto avviene in Kuwait, la credenziale non deve essere presentata alle autorità competenti per ogni fornitura di merce, bensì soltanto una volta per ogni fornitore di un Paese terzo.
Da osservare: non è possibile un regime preferenziale (ad esempio esenzione dei dazi) tramite l’accordo di libero scambio AELS-GCC (per esportazioni da un Paese terzo), a meno che il Paese terzo sia membro dell’AELS oppure del GCC (Consiglio di cooperazione del Golfo).