Rapporti settoriali

Farsi strada nel settore fintech in Tailandia

La crescita del settore fintech del Paese ha favorito nuove opportunità per le aziende svizzere. Il presente rapporto mette in evidenza le potenziali opportunità e anche le sfide del mercato e offre raccomandazioni su come poter accedere al mercato.

L’industria fintech thailandese è una delle più fiorenti della regione. Nel 2015, il Paese ospitava circa 100 start-up fintech e nel 2020 questa cifra è più che raddoppiata. Nel 2021, la Thailandia ha attratto il 15% del totale degli investimenti fintech diretti nel Sud-Est asiatico, rispetto al solo 2% del 2019.

Persona che utilizza smartphone e portatile

Ad oggi, la Thailandia accoglie circa 90 start-up fintech – la maggior parte attiva nei segmenti pagamenti (22%), prestiti (18%) e blockchain (16%). I fattori chiave che rendono la Tailandia un importante hub fintech del Sud-Est asiatico includono un’elevata penetrazione digitale e mobile, nonché una popolazione relativamente giovane che fa un uso intensivo dei social media e delle piattaforme di e-commerce. A favorire ciò, la pandemia di COVID-19 che ha generato un’impennata dell’e-commerce e dei pagamenti digitali e istantanei. Secondo la Bank of Thailand (BOT), la banca centrale del Paese, durante la pandemia le transazioni digitali sono salite alle stelle raggiungendo massimi storici.

Il governo thailandese sostiene le nuove tecnologie digitali come parte del modello economico “Thailand 4.0”, mentre la Digital Economy Promotion Agency ha istituito la “Thailand Digital Valley” per le start-up, il cui scopo è quello di sostenere quest’ultime, comprese quelle che si concentrano su soluzioni fintech. Fondamentalmente, i regolatori come il BOT, la Securities and Exchange Commission, e l’Office of Insurance Commission (OIC), hanno introdotto sandbox regolamentari per sostenere lo sviluppo degli attori fintech.

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Opportunità di business nel settore fintech in Tailandia (EN)

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