Secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI), il tasso di penetrazione dell’internet banking in Malesia è quadruplicato negli ultimi dieci anni, raggiungendo oltre il 107% nel 2020; mentre il Paese è al primo posto tra i Paesi in via di sviluppo ed emergenti dell’Asia nel Network Readiness Index del World Economic Forum. Questo contesto favorevole ha portato all’emergere di una dinamica industria fintech in Malesia, la cui crescita è stata accelerata dalla pandemia di COVID-19. Secondo l’Organizzazione globale di contabilità professionale australiana CPA, la pandemia ha spinto oltre tre quarti delle imprese malesi a utilizzare almeno un servizio fintech. Durante questo periodo, il mobile banking è cresciuto del 130% e il Paese ha registrato un aumento del 260% degli utenti attivi di e-wallet; quest’ultimo ha registrato la crescita più alta tra i Paesi della regione.
Un punto di forza dell’industria locale è il mercato altamente sviluppato della Malesia per l’Islamic banking, che ha – tra gli altri – facilitato la crescita di un fiorente segmento fintech islamico. Secondo il Global Islamic FinTech Report 2021, la Malesia è al primo posto su 64 mercati fintech islamici chiave in tutto il mondo, con l’ecosistema più robusto a supporto dell’industria.
Oggi l’industria fintech malese dispone di un ecosistema sviluppato di investitori del settore privato e pubblico, e conta 233 aziende fintech, il terzo numero più alto nel Sudest asiatico. È importante sottolineare che la Malesia vanta una scena diversificata, con attori che hanno sviluppato competenze in una vasta gamma di settori.
