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Tecnologia medicale in Cina: potenziale di mercato e regolamentazione

Oltre il 95 % della popolazione cinese ha un’assicurazione sanitaria ufficiale, tuttavia non tutte le prestazioni vengono rimborsate. Lo «State Council Order 650» pone inoltre nuove sfide per quanto riguarda l’omologazione dei prodotti. Uno studio di mercato illustra le opportunità e i rischi attuali e fornisce consigli per le PMI.

Per entrare nel mercato medtech cinese le PMI svizzere devono armarsi di molta pazienza
Per entrare nel mercato medtech cinese le PMI svizzere devono armarsi di molta pazienza

Grazie a un ceto medio in crescita, all’urbanizzazione in continuo aumento e invecchiamento della popolazione, nel settore della tecnologia medicale di qualsiasi tipo sussiste in Cina un potenziale di vendita consistente e con crescite a due cifre.

La maggior parte delle spese è determinata dal sistema sanitario pubblico, che ammonta mediamente a 650 dollari per abitante. Impianti e trattamenti costosi di pazienti con malattie croniche sono coperti solo limitatamente. Pertanto i produttori di apparecchiature di tecnologia medicale registrano vendite maggiori rispetto a quelli degli impianti. Cresce al contempo un secondo sistema, finanziato del tutto privatamente, nell’ambito del quale sono richiesti beni costosi.

Le nuove norme creano maggiori ostacoli all’ingresso nel mercato

Nel giugno del 2014 è entrato in vigore lo State Council Order 650. La China Food and Drug Administration (CFDA) chiede ora per determinati gruppi di prodotti innovativi dei test clinici. La registrazione di un prodotto medtech è pertanto piuttosto costosa e richiede più tempo, dai tre ai cinque anni. Per i prodotti particolarmente innovativi vi è una procedura fast-track, per la quale devono essere soddisfatte determinate condizioni preliminari.

La maggior parte delle PMI svizzere attive nel settore della tecnologia medicale entra nel mercato cinese con l’aiuto di un’azienda partner cinese, per poter beneficiare dell’esperienza e delle reti locali di quest’ultima.

Il governo cinese ha inoltre introdotto un sistema di «doppia fatturazione». Il nome «Two Invoice System» significa che in futuro potranno essere emesse solo due fatture: quella del produttore al distributore e quella del distributore all’ospedale. Questa misura è volta a consolidare il mercato, a combattere la corruzione e non da ultimo a ridurre i prezzi per i pazienti. Inoltre, il governo affida ad alcuni distributori il compito di agire direttamente con gli ospedali. I produttori esteri in futuro interagiranno pertanto solo con questi. Secondo gli esperti, la nuova campagna sarà estesa innanzitutto alla tecnologia medicale di qualità e ad elevato livello di rischio. In alcune province sono già stati attivati i primi programmi pilota.

Le domande principali che devono porsi le PMI del settore della tecnologia medicale prima di iniziare a lavorare in Cina possono essere pertanto riassunte come segue:

  • Quale percorso normativo va e deve essere intrapreso – con o senza studi clinici?
  • Come funzionano gli appalti pubblici?
  • È preferibile partire da soli, con la propria azienda sul posto, o è meglio affidarsi a un partner?
  • Quanta tecnologia va trasferita al partner?
  • Quali effetti ha potenzialmente il sistema della doppia fatturazione sul segmento di mercato specifico e sulla specifica regione di attività?

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Lo studio completo del mercato meditech cinese è disponibile nell’area download.

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