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TRAFFICO PIÙ FLUIDO GRAZIE AI SENSORI A TERRA: DA ZURIGO A DUBAI

Traffico, ingorghi, rumore e gas di scarico: il traffico motorizzato causa molti problemi alle città e ai loro abitanti. Fortunatamente, esistono soluzioni per ridurre e prevenire il problema del traffico urbano. Nell’intervista, Emanuell Tomes, CTO e cofondatore di LTS AG, illustra il potenziale dei sensori del traffico intelligenti che potrebbero venire installati a Dubai.

Close view on a traffic sensor by LTS AG

Signor Tomes, in molte città ingorghi e rallentamenti sono all’ordine del giorno. Quali sono i motivi?

Le ragioni sono molto diverse. Oltre al traffico pendolare, dei lavoratori e del tempo libero sulle strade principali, gran parte del traffico cittadino è legato alla ricerca di parcheggi, che rappresenta il 30-40%. Poiché molte città hanno iniziato a ridurre il numero di posti auto, è importante che gli spazi esistenti possano essere utilizzati in modo efficiente. I parcheggi gratuiti devono essere accessibili in modo mirato, senza impattare negativamente sul resto del traffico. Per raggiungere questo obiettivo, gli urbanisti hanno bisogno di dati in tempo reale e qui entra in gioco LTS AG: i nostri sensori intelligenti a terra aprono la strada a una gestione intelligente del traffico e dei parcheggi.

In che modo questi sensori contribuiscono a ridurre il traffico?

I sensori vengono installati sulle strade, ai semafori, nei parcheggi o sul soffitto di parcheggi coperti. Sono modulari, autosufficienti dal punto di vista energetico e, a differenza dei sistemi di misurazione a induzione o dei sistemi di guida, possono essere installati in soli 30 minuti tramite carotaggio. Non è necessario chiudere e demolire strade o effettuare cablaggi e i costi di installazione e manutenzione sono molto più bassi rispetto ai sistemi meno recenti.

Una volta in funzione, i sensori forniscono informazioni in tempo reale sulla capacità e sull’occupazione di ciascun sito tramite il gateway collegato. I dati raccolti vengono elaborati nel cloud e supportano gli automobilisti nella scelta del percorso o nella ricerca di un parcheggio. Inoltre, consente ai pianificatori del traffico di adottare misure mirate per ottimizzare il flusso del traffico, ad esempio, attraverso una segnaletica adeguata o riferimenti a strade o aree di parcheggio meno gettonate.

Ma le applicazioni dei sensori vanno ben oltre: grazie all’Internet of Things (IOT), i dati possono essere utilizzati per un’ampia gamma di scopi, come ad esempio le informazioni in tempo reale sull’utilizzo degli autolavaggi, l’occupazione delle stazioni di ricarica per i veicoli elettrici o l’analisi dell’ottimizzazione dei flussi di traffico.

In quali città o Paesi vengono utilizzati i sensori LTS?

In Svizzera, la Museumsstrasse di Zurigo, proprio accanto alla stazione ferroviaria principale, è certamente uno dei luoghi più noti. I sensori vengono utilizzati per il conteggio e l’analisi del flusso di traffico. Altri progetti più grandi sono in corso a Bülach, dove stiamo confrontando i dati dei sistemi a induzione esistenti con quelli dei nostri sensori, o a San Gallo, dove i sensori vengono utilizzati per la gestione dei parcheggi.

Riceviamo anche richieste dall’estero, ad esempio dalla Germania, dall’Estonia o dagli Emirati Arabi Uniti. Ogni Paese e ogni città ha le proprie esigenze e i propri motivi di interesse per i sensori. Nello scambio con l’Estonia, ad esempio, notiamo che l’idea di «smart city» è particolarmente forte.

Quali sono le sfide che incontrate quando accedete a nuovi mercati?

Nelle conversazioni con i clienti, ci rendiamo conto che esistono ancora molti preconcetti negativi sui sensori di traffico e di parcheggio. La maggior parte di questi si basa su esperienze negative fatte in passato con prodotti di scarsa qualità. Per noi questo è un ulteriore incentivo a investire ancora di più nello sviluppo e nella garanzia di qualità dei nostri sensori. L’esperienza ha anche dimostrato che i progetti pilota sono molto utili per ottenere la fiducia dei clienti e convincerli della qualità dei nostri sensori.

In che modo Switzerland Global Enterprise (S-GE) ha supportato LTS AG nell’apertura di nuovi mercati?

Siamo entrati in contatto con S-GE grazie alla nostra affiliazione alla Smart City Alliance. In vista della nostra partecipazione all’Expo di Dubai, S-GE ci ha fornito preziosi contatti. Questo ha portato ad alcuni buoni incontri in loco, dove abbiamo potuto conoscere la cultura aziendale. Questi incontri hanno portato a loro volta all’attuale progetto pilota, nell’ambito del quale stiamo testando i sensori a Dubai per verificarne resistenza al calore, alla sabbia e all’acqua.

Rispetto al mercato estone, che abbiamo affrontato da soli, notiamo chiaramente quanto sia più facile entrare nel mercato quando un’organizzazione come S-GE stabilisce i primi contatti rilevanti. 

Quali insegnamenti vorrebbe condividere con altre aziende svizzere che stanno pianificando un’attività all’estero?

Per restare all’esempio di Dubai, ritengo sia estremamente utile avere un referente fisso che si trovi in loco nel rispettivo Paese e conosca le condizioni locali, la cultura e le leggi.

Abbiamo anche imparato quanto sia importante rivolgersi direttamente alle persone, nonostante i pregiudizi spesso negativi nei confronti dei sensori di traffico. Come ho detto, i progetti pilota sono molto utili in questo caso. Anche qui però è importante seguire i progetti e superare gli ostacoli che si frappongono. Questa perseveranza sarà ricompensata in seguito.

 

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