Competenza

Venture capital academy: “le startup devono scegliere con ingegno i loro investitori!”

A Venture Capital Academy 2018 di Zurigo, presentata da UC Berkeley e da S-GE, i partecipanti hanno appreso come definire, negoziare e attuare i primi investimenti, inoltre hanno incontrato i rappresentanti dell’ecosistema del venture capital svizzero e ricevuto le informazioni più recenti in merito al futuro della venture finance.

Sather Tower, conosciuta anche come il campanile, sull’Università della California, il Berkeley campus che si affaccia sulla baia di San Francisco.
Sather Tower, conosciuta anche come il campanile, sull’Università della California, il Berkeley campus che si affaccia sulla baia di San Francisco.

Il 30 agosto 2018 i rappresentanti di startup, società e degli investitori svizzeri hanno incontrato Adam Sterling, Executive Director del Berkeley Center for Law and Business, della University of California di Berkeley, nonché altri relatori di spicco per i tre giorni di Venture Capital Academy, uno dei programmi di formazione manageriali più popolari della UC Berkeley.

Startup e venture capital: negli Stati Uniti, perché no!

Anche se la Svizzera offre un ecosistema di successo per il seed funding con un’attiva comunità locale di business angel e un’ampia rete di supporto, vi sono delle differenze significative per le startup che cercano di crescere mediante il ricorso al venture capital come strumento di finanziamento. “Una delle differenze principali è la propensione al rischio nei confronti del venture capital”, afferma Adam Sterling. “Gli investitori svizzeri sono meno propensi al rischio, mentre negli Stati Uniti, e in particolare nella Silicon Valley, aumenta la propensione”. Questo a volte significa che le startup svizzere sono costrette a varcare i confini, come ha fatto ad esempio Kevin Sartori, co-fondatore di Auterion, il maggior fornitore di software open source per droni, che gestisce un ecosistema di 5’000 programmatori e 400 collaboratori in tutto il mondo. Auterion ha appena ottenuto uno dei maggiori “seed round” in Europa, per continuare lo sviluppo della sua piattaforma software e il go-to-market in Europa, Stati Uniti e Cina.

Quattro fasi di sviluppo: l’attività imprenditoriale

In ogni fase dello sviluppo della sua attività, una startup avrà bisogno di abilità differenti, che non possono essere presenti in un’unica persona. È pertanto fondamentale che le startup siano in grado di presentare ai potenziali investitori un forte team di gestione. “Dovete allontanarvi dalle figure sbagliate e accogliere quelle giuste”, inoltre è necessario adeguare il team in funzione dello stato di sviluppo della società, ha sottolineato George Rehm, un socio fondatore di aeris CAPITAL AG, che supporta numerosi investimenti nel settore life science tra aziende statunitensi, europee e svizzere. Una volta che la startup ha superato queste fasi di pura imprenditorialità e creazione, diventa indispensabile disporre del giusto team di management per implementare un orientamento strategico, attivare la costruzione di sistemi e la gestione dell’azienda. Poi occorre organizzare le fasi del proprio finanziamento.

 

Video: Alexandru Butu sulle lezioni legate a strutture azionarie e agli aspetti legali dei negoziati

Le diverse fasi del finanziamento delle startup mediante venture capital

Nel corso dei workshop, i partecipanti hanno osservato le diverse fasi del finanziamento mediante VC, dal seed alle Serie A, B ed “n”, fino a una possibile vendita o IPO. Dopo la raccolta dei fondi iniziali di avviamento dai componenti delle “3F” (Friends, Family e Fools) e la costituzione della startup sulla base di un progetto e prodotto innovativo, gli imprenditori possono cercare ulteriori finanziamenti per ampliare i loro team e accelerare lo sviluppo del prodotto e la sua commercializzazione. In alternativa alle “3F”, nella fase di avviamento è anche possibile utilizzare il venture capital per consentire agli imprenditori di portare avanti una ricerca di mercato e delineare un business plan, lanciare un prototipo e costituire un team di gestione. Generalmente i VC entrano nel processo di finanziamento dopo il seed funding con l’obiettivo di supportare lo sviluppo del prodotto, il marketing, la produzione e le vendite.

Quando una startup è alla ricerca di un finanziamento mediante VC, la sua valutazione pre-money (prima dell’investimento del VC) costituisce un elemento determinante dell’accordo. Non esistono regole fisse per la valutazione della startup, che si rivela essere più un’arte che una scienza. La valutazione pre-money tiene conto di fattori come il prodotto, il settore, l’IP, i ricavi, i concorrenti, la presenza di altre fonti di investimento e altro ancora.

Venture capital: prima di sposarti, pensaci su due volte

Gli imprenditori dovrebbero tenere presente che un investimento di VC nel loro progetto non è solo una questione di soldi e ottenere l’accesso alle competenze. Significa concedere un certo livello di controllo e di influenza e scendere a compromessi, esattamente come in un matrimonio. Potrebbe succedere che un investitore del VC chieda di uscire. Per l’azienda questo può significare o la quotazione in borsa o la vendita a una società più grande.

Il tipico ciclo di vita di un finanziamento mediante VC nella Silicon Valley inizia con la costituzione di una startup, nella quale i finanziatori investono in cambio di normali quote. La seconda fase è generalmente detta “angel” o “seed investment” in cambio di titoli convertibili. Poi i finanziatori di VC investono nel corso di una Serie A in cambio di azioni privilegiate di Serie A e nel contempo l’angel o seed investor converte i propri titoli convertibili in azioni privilegiate di Serie A (con uno sconto), e questo processo si ripete poi per le Serie B, C e per ulteriori round.

In caso di uscita – un evento di liquidazione simile all’acquisizione – è fondamentale analizzare a fondo i termini e le condizioni in quanto anche piccole modifiche di una “e” in una “o” possono cambiare in modo radicale il risultato per il fondatore e favorire gli investitori. Nella Silicon Valley, un modello comune di preferenza di liquidazione è quello della “1X non-participating liquidation”. Altri aspetti di cui tenere conto nelle condizioni sono il pool di opzioni, i tempi di vesting e la protezione anti-dilution.

“Gli investitori vogliono vedere come le persone risolvono i problemi”

Durante l’incontro locale tra esperti in tema di venture, Michael Sidler, membro del Consiglio di amministrazione di SECA e co-fondatore e partner di Redalpine Venture Partners, ha sottolineato i fattori che influenzano una decisione di investimento dal punto di vista di un finanziamento venture: “Le persone sono determinanti. Noi vogliamo vedere come un team è in grado di risolvere un problema e questo impone la "co-location", ovvero i partner devono operare nella stessa sede.” Anche se una startup ha il suo team di comunicazione a Berlino, gli ingegneri informatici in Serbia e il proprio CEO a Zurigo è un indice di talento imprenditoriale, il team centrale dovrebbe però risiedere nella stessa sede, ha sottolineato Sidler, evidenziando l’importanza di un pensiero imprenditoriale globale che superi i confini svizzeri e invitando gli imprenditori svizzeri a pensare in modo globale sin dall’inizio.

Questo è un punto in cui S-GE può aiutare – con informazioni specifiche sul mercato, servizi di consultazione, una presenza internazionale grazie ai suoi Swiss Business Hub e un’ampia rete di partner.

Lavorare per le proprie azioni

Per quanto riguarda il vesting, i partecipanti hanno appreso che gli investitori vogliono vedere i fondatori lavorare per le loro azioni anche se ancora non ricevono un compenso. Questo significa che i fondatori non ricevono alcuna quota fino a quando non sono rimasti in società per uno specifico periodo di tempo, che nello standard di settore è di quattro anni, durante il quale ricevono le loro azioni in proporzione, con una condizione di one-year cliff limite o di hold off. Il vesting è un modo per trattenere gli imprenditori e gli investitori e allineare i loro sforzi e interessi, e anche per rafforzare l’impegno.

“Comprendere i pro e i contro del VC vi aiuta a scegliere il giusto tipo di finanziamento”

Signe Fleischmann, co-fondatore di animato, un’app di messaging visivo, la cui tecnologia è stata sviluppata al Politecnico di Zurigo (PF), afferma che comprendere i meccanismi del venture capital ed essere in grado di negoziare le condizioni consente di guardare a questa forma di finanziamento con occhi diversi da quelli di una startup. “Ho imparato che è importante comprendere le dinamiche in atto tra un round di finanziamento e il successivo round VC. Non basta pensare semplicemente ai propri finanziamenti di Serie A,” ha sottolineato. E inoltre: “Non accettate il venture capital solo per motivi finanziari. Gli investitori dovrebbero essere un arricchimento culturale per la vostra startup. Ed è vostro dovere trattarli con il dovuto rispetto!” conclude Fleischmann. animato analizzerà diverse opzioni di finanziamento, principalmente “l’angel capital”, per portare l’app al livello superiore.

Testo di Sibylle Zumstein, Lead Content Marketing S-GE, Msc, e di Dr. med. Amine Korchi, neuroradiologo, imprenditore e CEO di Singularity Consulting GmbH

 

Video: Barbara Vannin, analista startup e manager coaching presso la fondazione AGIRE, racconta le lezioni imparate durante l’evento.

Ulteriori informazioni

Intervista con Adam Sterling e Michel Kertai, fondatori di EMBARK.LAW, sulla situazione del venture capital in Svizzera

Intervista con Adam Sterling nello startupticker: “È fondamentale comprendere le sfumature del venture financing ispirato dalla Silicon Valley”

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