Global Opportunities

Giappone: potenziale per le aziende svizzere produttrici di droni e legislazione attuale

Pilotare droni in Giappone è legale ed esistono numerose leggi che lo regolano, come quella sul diritto aeronautico e quella relativa ai piccoli aeromobili a pilotaggio remoto. Con la revisione delle leggi, effettuata a maggio 2019, le imprese svizzere possono aspettarsi maggiori opportunità d’affari sul mercato giapponese. Scoprite in questo articolo come e in quali settori i droni vengono attualmente utilizzati in Giappone e quali leggi ne regolano l’uso, compreso l’emendamento del 2019.

Drone

Perché i droni? Problematiche in Giappone e relative misure

In Giappone, una delle problematiche principali è costituita dalla carenza di manodopera. La causa diretta di questo fenomeno va rintracciata nel calo della popolazione in età lavorativa (15-64 anni): nella fattispecie, a diminuire in maniera particolarmente significativa è il numero di giovani. Secondo un sondaggio sulla forza lavoro realizzato dal Ministero degli Interni e delle Comunicazioni, nel 2017 la popolazione in età compresa tra 15 e 24 anni è diminuita di un terzo rispetto al 2000. D’altra parte, la popolazione over 50 è aumentata di circa 10 milioni di individui (20,51%). Nell’immediato, l’industria giapponese sta reagendo a questa problematica dando un notevole impulso allo sviluppo dell’automazione con intelligenza artificiale, robot e droni in diversi rami.

Dove e in che modo vengono utilizzati i droni in Giappone?

Sono numerosi i settori industriali in cui i droni vengono attualmente utilizzati in Giappone, e il loro mercato sta crescendo di anno in anno. I droni sono infatti facili da manovrare individualmente e, vista la loro comodità, il numero di imprese che li sta implementando cresce anch’esso a velocità straordinaria. Ad esempio, il settore agricolo non solo sta vivendo un periodo di grave carenza di manodopera, ma ha anche un problema legato alla mancanza di ricambio generazionale, dato che i giovani sono poco propensi a lavorarci. L’implementazione dei droni può in questo caso rappresentare una soluzione immediata, che permetterebbe alle aziende di risparmiare il tempo che avrebbero dedicato alla ricerca del personale e allo sviluppo delle risorse umane.

In settori come quello dell’edilizia, dei servizi di sicurezza e delle ispezioni, i droni consentono di risparmiare tempo e, soprattutto, rappresentano la soluzione più sicura per sorvegliare strutture, edifici o cave, dato che per ispezionare ad esempio una tettoia non è più necessario far intervenire operai con imbracature o impalcature o esporli in aree pericolose come la centrale nucleare di Fukushima. Sono molti i settori che beneficiano dell’uso dei droni.

Riportiamo ora alcune informazioni più dettagliate sullo stato di numerosi settori in cui vengono implementati i droni:

Agricoltura: in Giappone si registra l’utilizzo di droni nel settore agricolo. Si tratta di droni della tipologia elicottero a guida remota che vantano vendite di 200-300 unità ogni anno. Attualmente, i droni vengono utilizzati per nebulizzare pesticidi, per l’analisi geologica delle risaie, la gestione della crescita dei raccolti e per altre applicazioni pratiche volte a ridurre il lavoro e ad accrescere la resa del raccolto.

Logistica: in Giappone vengono promosse regolamentazioni sul volo al di fuori del campo visivo umano e al di sopra di terreni privati / terze parti per realizzare la consegna di pacchi tramite drone. Amazon ha inoltre portato a compimento un volo di prova del servizio di consegna tramite drone “Prime Air”, al fine di ridurre i costi e i tempi di consegna.

Se è vero che ci sono ancora molti problemi da risolvere, come ad esempio il miglioramento dei tempi di volo, il furto e il comportamento del drone in cattive condizioni meteo, a livello tecnico l’applicazione pratica di questi dispositivi è in costante evoluzione in questo campo.

Oltre che per la consegna dei pacchi, sicuramente i droni saranno utilizzati anche per la consegna di medicinali in aree remote. La telemedicina sta ottenendo un’importanza sempre maggiore anche alla luce della decrescita demografica e dell’aumento dell’età media della popolazione nelle aree suburbane. Il servizio di consegna di medicinali tramite drone diventerà prima o poi operativo in quanto il drone rende più facile, veloce ed economico l’intervento in luoghi difficili da raggiungere.

Monitoraggio: Secom, una delle maggiori aziende giapponesi operanti nel settore della sicurezza, ha iniziato a commercializzare il drone da sorveglianza “SECOM drone” nel 2015. Questo dispositivo rileva persone e veicoli che entrano in uno specifico luogo tramite un sensore laser, raggiunge l’obiettivo volando autonomamente e fotografa visi e targhe da un’angolazione ottimale.

Droni di questo tipo sono diventati estremamente utili, in quanto sono in grado di trasmettere con maggiore accuratezza ed elevata efficacia informazioni, come quelle relative alla targa di un veicolo, che un sistema di sorveglianza convenzionale non sarebbe in grado di rilevare. L’applicazione pratica per il monitoraggio sta guadagnando popolarità sull’onda del successo ottenuto nel 2017 in un esperimento nel quale è stato testato un “servizio di controllo e monitoraggio” su impianti di larga scala.

Ispezione e manutenzione: i droni dovrebbero e possono svolgere un ruolo attivo per rendere sicure le ispezioni di luoghi che altrimenti sarebbero pericolosi. I droni possono essere utilizzati per ispezionare in sicurezza luoghi importanti ma pericolosi, come i ponti e gli impianti elettrici, oltre a migliorare l’efficacia del lavoro.

Ispezione di luoghi contaminati: i droni risulteranno molto utili in luoghi in cui l’accesso per gli esseri umani è difficile o rischioso, come le centrali nucleari. Nelle regioni colpite da disastri, questi dispositivi possono essere utilizzati per tracciare un quadro generale della portata dei danni a immobili e infrastrutture, trovare persone e aiutare nella gestione delle risorse. L’ispezione delle zone contaminate con droni equipaggiati a questo scopo è già in uso.

Rilevamento del territorio: al momento, la richiesta di utilizzo di droni nel settore dei rilevamenti è in crescita. Si tratta di un ramo molto vasto in cui i droni vengono utilizzati in molteplici ambiti. I droni sono eccezionalmente utili per tracciare una panoramica e per rilevare i dettagli di edifici e strutture. Il loro utilizzo rappresenta inoltre un metodo per ispezionare le strutture elevate in maggiore sicurezza. Con un drone, non è più necessario l’intervento di persone imbracate o su impalcature per ispezionare un tetto, una struttura o un edificio. Questi dispositivi permettono agli utenti di svolgere e portare a termine rilevamenti a costi nettamente inferiori rispetto ai metodi convenzionali con laser e indagini aeree. Le loro prestazioni attuali permettono di catturare immagini con una quantità di informazioni sufficiente alla conversione in immagini 3D. Si prevede poi che la richiesta di rilevamenti mediante i droni aumenterà ulteriormente, visto che viene riconosciuto loro il ruolo di strumento fondamentale nell’industria.

Regolamentazioni attuali relative ai droni in Giappone

Secondo l’autorità aeronautica nazionale giapponese, il Japan Civil Aviation Bureau (JCAB), in Giappone pilotare un drone è legale. La regolamentazione relativa ai droni è incominciata con un emendamento del 2015 alla legge sul diritto aeronautico, che stabilisce aree e regole di volo per i droni come velivoli di 200 grammi di peso.

Per pilotare un drone in Giappone, occorre effettuare una richiesta al Ministero dell’Ambiente, delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo almeno 10 giorni lavorativi prima della data di utilizzo prevista compilando un apposito modulo.

Di seguito è riportata in breve la regolamentazione relativa ai droni in Giappone:

Limitazioni: i droni non possono:

  • sorvolare aree densamente popolate o aree prossime ad aeroporti senza il permesso del Ministero dell’Ambiente, delle Infrastrutture, dei Trasporti e del Turismo
  • volare nelle ore notturne
  • se si tratta di APR (aeromobili a pilotaggio remoto), volare in aree ad accesso illimitato in tutto il Paese a una quota superiore a 150 metri (492 piedi) e a meno di 30 metri (98,4 piedi) di distanza da persone, edifici e veicoli
  • volare al di sopra di luoghi affollati o siti in cui è radunato un elevato numero di persone, come nel caso di concerti o eventi sportivi
  • essere utilizzati per il trasporto di oggetti pericolosi
  • rilasciare oggetti durante il volo, né intenzionalmente né accidentalmente

Inoltre, i piloti dei droni devono mantenere un contatto visivo diretto con il drone durante le operazioni.

In effetti, in Giappone non vi è solo una legge che regolamenta l’uso dei droni: la regolamentazione principale è costituita dalla già citata legge sul diritto aeronautico, da quella relativa ai piccoli aeromobili a pilotaggio remoto, dalla legge sull’interdizione al volo e così via. In aggiunta a queste ultime sono in vigore varie altre leggi, come quella sulle comunicazioni radiofoniche, e le regolamentazioni locali.

A maggio 2019, la regolamentazione relativa all’uso dei droni è stata modificata. In particolare sono state emendate le seguenti tre leggi:

  1. la legge sull’aeronautica civile e sull’interdizione al volo degli aeromobili a pilotaggio remoto (APR)
  2. la legge sulle misure speciali in occasione del Campionato del mondo di rugby (2019)
  3. la legge sulle misure speciali per i Giochi olimpici e per i Giochi paralimpici di Tokyo del 2020

L’obiettivo è prevenire il pericolo, preservare le basi dell’infrastruttura autodifensiva giapponese e facilitare la preparazione e la messa in atto di eventi. Lo scopo è inoltre quello di prevenire i pericoli per la sicurezza di atleti, spettatori e parti correlate.

L’emendamento presenta due punti importanti.

  1. Agli impianti che non possono essere sorvolati in base a quanto già stabilito nella legge sull’interdizione al volo, che regolamenta l’uso di piccoli droni, sono stati aggiunti impianti correlati alla difesa definiti dal Ministero della Difesa.
  2. Parte della legge sulle misure speciali in occasione dei campionati mondiali di rugby e delle olimpiadi e paralimpiadi è stata emendata per proibire il volo dei piccoli aeromobili a pilotaggio remoto ecc. sugli impianti di maggior rilievo relativi appunto ai Campionati del mondo di rugby del 2019 e dei Giochi olimpici e paralimpici di Tokyo del 2020.

Dato che nuove leggi sono in fase di progettazione, soprattutto da parte dei governi delle varie prefetture, invitiamo a consultare le rispettive organizzazioni.

Non c’è dubbio che, nei prossimi anni, accanto alle applicazioni attuali per i droni e quelle più recenti ancora in fase di sperimentazione e di ricerca ne saranno sviluppate centinaia di nuove. Sulla base delle informazioni che abbiamo ottenuto e alla luce del recente emendamento, secondo lo Swiss Business Hub Japan esiste un elevato potenziale per le PMI svizzere che producono droni equipaggiati con sensori ad alta sensibilità o più robusti rispetto a quelli convenzionali e che possano trasportare in sicurezza oggetti pesanti. 

Link

Di più
Condividere

Programma ufficiale