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Aggiornamento sull’Egitto: nessun obbligo di legalizzazione dei certificati d’origine con l’ALS

Il 2 maggio 2016 abbiamo comunicato l’introduzione di disposizioni più severe per l’importazione di determinati beni di consumo in Egitto. Il Ministero egiziano delle finanze ha reso noto ora che l’obbligo di legalizzare i certificati d’origine viene applicato soltanto per importazioni da Paesi che non dispongono di un accordo di libero scambio con l’Egitto.
Panorama del Cairo di giorno.
Il Cairo è la metropoli economica dell’Egitto.

Negli scorsi mesi, l’Egitto ha adottato diverse misure che ostacolano le importazioni (cfr. lettera informativa del 28.4.2016 in documenti da scaricare). La circolare n. 202 del Ministero delle finanze egiziano (lettera C) prevede nello specifico la legalizzazione dei certificati d’origine attraverso un consolato egiziano. Tuttavia il Ministero egiziano delle finanze ha ora confermato che questa richiesta non si applica ai Paesi con cui l’Egitto dispone di un accordo di libero scambio.

Di conseguenza si può partire dal presupposto secondo cui le esportazioni svizzere in Egitto sia in regime preferenziale, sia non preferenziale siano escluse da questo requisito.

Vogliate informate la SECO (contatto: Signora Stéphanie Kaiser, stephanie.kaiser@seco.admin.ch, Tel. 058 462 71 14) qualora gli enti egiziani richiedano comunque una legalizzazione dei certificati d’origine per esportazioni svizzere.

Egitto disposizioni d’importazione più severe

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