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FAQ: introduzione dell’IVA negli Emirati Arabi Uniti

Recentemente, i sei Stati membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG) a cui appartengono anche agli Emirati Arabi Uniti (EAU), hanno concordato l’introduzione di un sistema d’IVA. Gli EAU intendono introdurre l’IVA già a partire dal 1° gennaio 2018.

Una scrivania con il laptop, una penna e una calcolatrice.

Anche se finora non sono ancora disponibili dettagli su una struttura concreta e le leggi di riferimento non sono ancora state pubblicate, le imprese attive negli EAU hanno ricevuto consulenze al fine di essere ben preparate per poter adattare rapidamente processi al momento dell’introduzione dell’IVA. Di seguito trovate le domande attualmente in fase di discussione:

Su che cosa e per quale importo verrà prelevata l’IVA?

L’aliquota IVA standard sarà probabilmente del 5%, la quale sarà applicata alla maggior parte delle merci e dei servizi, a partire dall’1.1.2018. Tuttavia, al fine di evitare grandi aumenti dei costi, si vogliono escludere alcuni beni e servizi dall’imposizione. Inoltre, a singoli prodotti e servizi, ad esempio del settore della formazione, sarà applicata un’aliquota IVA ridotta, attualmente corrispondente allo 0%.

Dove si applica l’IVA?

L’IVA si applicherà in tutti e sette gli Emirati Arabi Uniti. Al momento non è chiaro, se verrà applicata anche alle imprese situate nelle zone franche degli EAU. Si discute attualmente in che modo le merci vendute, che godono di un’esenzione IVA, restino all’interno di una zona di libero scambio.

Come avviene la riscossione dell’IVA?

Le imprese riscuoteranno l’IVA come imposta indiretta per lo Stato. Le imposte riscosse devono essere versate trimestralmente agli enti responsabili, dunque o al Ministero delle finanze o alla Federal Tax Authority, recentemente creata. Tuttavia, imprese registrate per l’IVA saranno autorizzate a dedurre l’IVA pagata ad altre imprese per forniture dall’importo dell’IVA imposta. Va notato che le imprese saranno probabilmente in grado di recuperare l’IVA solo se le merci e i servizi forniti dalle imprese sono soggetti a un’aliquota IVA standard oppure a un’aliquota ridotta.

Se l’IVA sulle entrate supera l’IVA sulle uscite, le imprese dovranno compensare la differenza alle autorità fiscali. Per contro, se invece l’IVA sulle uscite supera quella sulle entrate, saranno i rispettivi enti statali a rimborsare la differenza alle imprese. Un rimborso presuppone tuttavia che l’impresa possa comprovare totalmente le sue entrate e uscite.

Quali imprese devono registrarsi per l’IVA?

È prevista la registrazione delle imprese con un fatturato annuo superiore a 367’000 AED. La registrazione avverrà tramite un portale online e sarà possibile tre mesi prima dell’introduzione dell’IVA, allo stato attuale dunque a partire da ottobre 2017. Inoltre, è previsto attualmente che le imprese con un fatturato annuo inferiore al cosiddetto valore limite, ma che superano un importo di 183’000 AED, possano registrarsi volontariamente all’IVA. Per le imprese con un fatturato annuo inferiore a questo importo, la registrazione resterà aperta, forse tuttavia solo in un secondo momento.

A seguito della registrazione, l’impresa riceve un numero di registrazione IVA che andrà riportato sulla fattura. Inoltre, sulla fattura va riportato l’importo su cui si applica l’IVA, nonché l’aliquota IVA applicata.

È importante sapere, che in futuro verranno saldate soltanto fatture che rispettano i requisiti di legge, presumendo che le imprese abbiano diritto a un credito IVA solo nel caso in cui presentino una fattura regolare.

Quali sono le misure preparatorie da presentare oggi?

Anche se i dettagli non sono ancora stati discussi, per le aziende già oggi è indispensabile prepararsi in maniera esaustiva all’introduzione dell’IVA.

In primo luogo, bisogna assicurare una contabilità ordinaria. L’infrastruttura tecnica deve essere inoltre adattata per permettere una consultazione, aggiornata quotidianamente, delle entrate e delle uscite.

Inoltre, va considerato, il supporto di un contabile o di un revisore delle imposte, per analizzare su quali campi d’attività dell’impresa influirà l’introduzione dell’IVA e come è possibile assicurare un cash flow ottimale osservando l’obbligo di versamento dell’IVA da pagare all’ente addetto. Non appena sarà disponibile il numero di registrazione dell’IVA, tale numero dovrà essere apposto sul modello della fattura.

Nei contratti preesistenti, in particolare quelli con scadenza oltre al 31.12.2017, come i contratti standard e le condizioni generali di contratto, va successivamente verificato se sia riportata una clausola sull’IVA. Le modifiche necessarie devono essere apportate per tempo.

Dove ci si può informare sugli attuali sviluppi relativi all’IVA?

Maggiori informazioni sull’introduzione dell’IVA sono a disposizione degli interessati sul sito internet del Ministero delle finanze.

Inoltre, il Ministero, nell’ambito della sua campagna informativa, organizza regolarmente seminari per le imprese

 

Fonte: Anders Legal Consultancy

Stato: maggio 2017

Le informazioni contenute in questo articolo sono state verificate attentamente. Si esclude ogni tipo di responsabilità in particolare per quanto riguarda la completezza, la correttezza e l’attualità. Per casi particolari vogliate consultare un esperto.

 

 

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