Il mondo si globalizza, le aziende sono continuamente alla ricerca di nuove opportunità di vendita nei nuovi mercati e i viaggi all’estero sono per loro all’ordine del giorno. Datori di lavoro che inviano i collaboratori in viaggio d’affari devono però occuparsi anche della loro sicurezza, indipendentemente da dove si trova il collaboratore all’estero e per quanto tempo vi soggiorna. “Prima, in particolare per i viaggi in Europa, la questione della sicurezza non era un problema”, spiega Ghislain de Kerviler, amministratore di International SOS Svizzera. La sua azienda assiste persone in viaggio d’affari per quanto riguarda malattie, incidenti, disordini civili o anche altri eventi all’estero. Tuttavia, nel frattempo questa consapevolezza è cambiata: “Gli attentati a Parigi, Bruxelles o a Berlino hanno aperto gli occhi alle imprese, le quali hanno così iniziato a raffrontarsi con la gestione del rischio nei mercati maturi e nei Paesi presumibilmente sicuri.
Per un’impresa è importante sapere dove si trovano i collaboratori e in che modo possa comunicare con loro nel caso succeda qualcosa.
Non tutti i datori di lavoro danno già abbastanza importanza alla sicurezza nei mercati altamente sviluppati. “Le imprese sottovalutano le sfide nei mercati maturi”, afferma Ghislain de Kerviler. Tali mercati presentano spesso lo stesso grado di complessità dei Paesi in via di sviluppo, comportano però altri rischi e sfide. “Vi fornisco un esempio: se un collaboratore deve recarsi in ospedale negli USA, spesso ciò è più complicato che nei Paesi in via di sviluppo. È infatti necessario assicurare un pagamento anticipato e possono essere addebitate somme ingenti sulle carte di credito.” Le sfide possono essere molto complesse, sottolinea Ghislain de Kerviler. “Numerose imprese pensano di avere la situazione sotto controllo. La complessità dei diversi sistemi non può però essere sottovalutata.”
La sicurezza nei mercati maturi – quattro passi per le imprese
Per fornire supporto ai viaggiatori d’affari e agli expat all’estero, International SOS consiglia di chiarire rispettivamente i seguenti aspetti per poter stimare i rischi nel Paese target:
- Valutare il luogo: in quale Paese, città e in quali quartieri soggiornano i collaboratori?
- Definire il profilo di rischio: chi viaggia all’estero – età, sesso, missione professionale?
- Periodo del viaggio: in che giorni si svolge il viaggio? Bisogna tenere in considerazione giorni di festa?
- Contesto del viaggio: in che contesto si svolge il viaggio? Il viaggiatore è sotto pressione a causa di tempi stretti?
Obblighi di legge
“Il nostro compito è di rendere attente le aziende in merito ai diversi rischi e sfide in determinati Paesi e di fornire loro sostegno”, afferma Ghislain de Kerviler di International SOS. “Il dovere di assistenza è un argomento importante che è regolato anche dal punto di vista legale, in particolare per i Paesi industrializzati.” In Svizzera, ad esempio, il dovere di assistenza è regolato dal diritto delle obbligazioni. “Per un’azienda è importante sapere dove soggiornano i suoi collaboratori e come poter comunicare con loro, in caso succeda qualcosa. I collaboratori si aspettano giustamente questa protezione!”
International SOS
La rete globale costituita da oltre 1’000 filiali in 92 Paesi, 26 centri di assistenza e 67 cliniche ambulanti assiste i viaggiatori d’affari e gli expat in caso di malattia, incidenti, disordini civili o altri eventi che si verificano all’estero. Oltre 11’000 collaboratori, tra cui 1’400 medici, 200 esperti di sicurezza e numerosi esperti in loco, lavorano giorno e notte per la sicurezza dei clienti di International SOS. I programmi di prevenzione e di emergenza sviluppati dall’impresa assicurano le cure mediche secondo gli standard internazionali più elevati per i clienti aziendali, i governi, le organizzazioni non governative e le associazioni.